Editoriale – Quaresima 2021

QUARESIMA, TEMPO PER GUARDARCI DENTRO

di don Michele Falabretti, responsabile dell’Ufficio nazionale di Pastorale Giovanile

da Avvenire del 24/2/2021

Via Editoriale

Verrebbe da chiedersi se in un anno così abbiamo ancora bisogno di fare Quaresima: non abbiamo già fatto abbastanza penitenza?

Domanda legittima, credo. Le sofferenze sono state per alcuni fisiche, per altri si sono trasformate in dolore per la perdita di persone care o in preoccupazione per un futuro incerto. Ma in tutti la pandemia ha scavato nell’animo: le relazioni rarefatte impediscono le dimensioni più profonde della nostra umanità. Mai visti prima d’ora dei ragazzi andare in piazza a chiedere di tornare a scuola. Segno che le cose diventano importanti quando sono vissute attraverso i legami quotidiani.

Quello che è accaduto sta dicendo molto di noi e della vita, ma per comprenderlo c’è bisogno di prendersi del tempo.

Forse, per una volta, possiamo abbandonare l’immaginario della Quaresima come il tempo di purificazione del cuore dai mali procurati dall’egoismo che ci attanaglia il cuore. Non che non si abbia più nulla di cui chiedere perdono. Ma questa potrebbe essere la Quaresima dove ci prendiamo del tempo per capire questo tempo, per provare a leggere non solo quello che è successo (un virus che stravolge la vita di tutti), ma anche le provocazioni che ci vengono offerte. Fragilità e forza nella vita, il tempo libero che può essere pieno o vuoto, le regole nuove che hanno regolato la società e che spesso sono state lette solo come restrizioni, il presente e il futuro, il visibile e l’invisibile, la vita e la morte… Sono questioni grandi, a cui nel recente passato non si è stati in grado di dare risposte semplicemente perché non sono state prese in considerazione.

Semplicemente perché si stava tutti allegramente sulla giostra del benessere.

Le esperienze pastorali hanno vissuto un grande stravolgimento, ma non si sono mai fermate. Qualcuno ha fatto ciò che ha potuto, ma altri hanno tirato fuori un entusiasmo e una creatività inattesi e forse insperati. Chi continua a cercare e coltivare la sapienza, in nome di quel viaggio compiuto da Gesù verso Gerusalemme che, in forza della sua fede e del suo amore, lo porterà ad abbattere il muro della morte per offrire il dono della risurrezione. Speranza e futuro attendono chi sa prendersi il tempo giusto.