Messaggio del Vescovo ai “ragazzi del Giubileo”

Carissimi amici,
al ritorno dei giorni intensi e belli del Giubileo che abbiamo condiviso a Roma con migliaia di giovani pellegrini di ogni parte del mondo, culminati nell’incontro con Papa Leone alla veglia e alla messa a Tor Vergata, desidero con voi ringraziare il Signore per il dono di questi giorni e esprimo un ringraziamento di cuore a tutti voi che avete accolto l’invito a partecipare in vari modi alla grazia del Giubileo dei giovani.
Grazie a voi sacerdoti, consacrate, adulti ed educatori che vi siete fatti compagni di cammino con i nostri giovani, grazie a Luca che come responsabile della pastorale giovanile diocesana ha guidato e ha coordinato con passione e impegno questi giorni, grazie a voi, carissimi giovani: mi avete edificato per il modo bello, serio e lieto di partecipare a queste giornate, sopportando anche fatiche e disagi senza lamentarvi, sempre con spirito positivo.
Purtroppo non ho potuto stare con tutti i gruppi provenienti dalla nostra diocesi e sono riuscito a condividere solo parzialmente l’esperienza del gruppo con cui ho vissuto il viaggio in treno e con cui ho potuto maggiormente vivere alcuni momenti insieme.
Vi assicuro però che vi ho portato tutti nella mia preghiera, soprattutto nella celebrazione eucaristica quotidiana: avremo modo nei prossimi mesi di rivederci tutti insieme per condividere che cosa ha lasciato in noi la grazia di questo giorni.
Occorrerà dare tempo per far crescere nel nostro cuore l’esperienza vissuta, per coglierne il valore x la nostra vita e ci aiuteremo a riprendere con calma le bellissime risposte che il nostro Papa ha offerto alle tre domande durante la veglia e ciò che ci ha comunicato nell’omelia di domenica. Certamente Leone XIV è entrato nei nostri cuori, con il suo carattere mite e pieno di dolcezza, e ci ha consegnato l’invito a dare spazio senza paura a quella sete di vita che è in noi, profonda e inesauribile, e a vivere una vera e grande amicizia in Cristo e con Cristo.
Durante il cammino dei prossimi mesi cercheremo di aiutarci a vivere questa amicizia come un dono per noi e per i nostri compagni di strada che incontrate a scuola, in università, sul lavoro, nelle vostre comunità e nei vostri gruppi.
Mi permetto di concludere ricordando le parole con cui il Papa ha terminato l’omelia della messa finale del Giubileo dei giovani domenica mattina. Mi sembra che indichino bene la strada da percorrere:
“Carissimi amici, la nostra speranza è Gesù … Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre, coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati Santi. Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo. Vi affido a Maria, la Vergine della speranza. Con il suo aiuto, tornando nei prossimi giorni ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, continuate a camminare con gioia sulle orme del Salvatore, e contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede! Buon cammino!”
Un caro saluto e a presto!

Il vostro Vescovo Corrado